giovedì 23 maggio 2013

Ma dove diavolo avete organizzato questo evento?


Ma come mai venire fino a Trichiana, persi tra i monti, e non fare questo in una bella sala d'albergo fuori dal casello autostradale?
Due sono le ragioni principali:
1) vogliamo farvi vedere che l'ecosostenibile e il produttivo possono essere simbiotici. La casa ha tutte le funzionalità di un luogo di lavoro. Spazi accoglienti, tavoli, sedie, videopriettore, ADSL, telefono, parcheggio agevole, spazi di ricreatività etc...e contemporaneamente è un edificio passivo, ecosostenibile.
Tutto l'immobile è stato ristrutturato partendo e valorizzando un edificio precedente di inizio XX secolo costruito in sasso, magistralmente scalpellato e definito. L'abbiamo lasciato il più possibile intatto, originale dotandolo tuttavia dei confort e delle soluzioni compatibili con la normativa e lo stile di vita attuale. La casa quindi è stata completamente isolata con un cappotto in lana di roccia e gli infissi sono a bassa trasmittanza termica. Il tetto è a doppia camera isolante e naturalmente ventilato. Queste soluzioni ci hanno permesso di portarlo in classe energetica B (la A si sarebbe ottenuta con l'aggiunta di un sistema di ventilazione ad aria forzata che non ci pareva il caso di adottare visto che vorremmo respirare quella naturale, senza filtri e pompaggi). 
Inoltre la casa è dotata di 4,6KW di pannelli fotovoltaici che la rendono (in media) autosufficiente dal punto di vista elettrico ed inoltre ha 2 serie di pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria che ci permettono di ridurre la produzione di calore da combustione al solo periodo autunnale ed invernale.
La caldaia che produce calore per il riscaldamento invernale brucia cippato di legna che è ad impatto carbonico nullo visto che la combustione proviene da legname di scarto della zona e le piante ricrescono in loco più che abbondantemente, riassorbendo le emissioni di CO2. 
Ad integrazione dell'impianto idraulico di acqua potabile abbiamo predisposto una seconda linea di acqua per gli usi non potabili (cassette dei WC e irrigazione) recuperando l'acqua piovana che viene dal tetto.
Tutta l'alimentazione proposta dalla casa deriva dai nostri orti chimicamente non trattati (neanche con le sostanze ammesse dall'agricoltura biologica) e/o da integrazioni di aziende agricole vicine. Inoltre recuperiamo la cenere di combustione delle stufe per fare la lisciva (un detersivo naturale utilizzato anche nella lavatrice) e con l'olio di frittura esausto produciamo le saponette con cui vi laverete le mani.
Inoltre le ricerca continua ed ogni giorno ne inventiamo di nuove per non impattare
2) il contesto naturale, salutare informale che il nostro ambiente garantisce rende molto piacevole la presenza dell'ospite e lo mette a proprio agio, favorendo l'ascolto, l'apprendimento e la relazione con docente e colleghi con cui facilmente si imposta un dialogo, una conversazione ed una relazione umana. L'informalità permette di gettare le maschere del quotidiano, di essere se stessi e di proporsi agli altri in modo naturale, libero, positivo. Questo da notevoli frutti e viene apprezzato dai formatori ed in generale da chiunque vive l'esperienza.
Il 22 giugno, se lo vorrete, potrete toccare con mano tutto questo.

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